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6 paure che genera il cloud (come affrontarle…e vincerle!)

Il cloud non è una moda.

I dati di penetrazione presso le Aziende italiane di ogni dimensione sono in costante crescita.

Tu, però, ancora non ti fidi: quando si parla di Cloud ti viene il mal di pancia, troppi punti non chiari, troppe incognite.

In sintesi: troppe paure.

Per vincere una paura bisogna innanzitutto conoscerla e circoscriverla: per convincerti ad abbattere quel muro che ancora ti separa dai vantaggi che può dare il Cloud alla tua Azienda, oggi vorrei parlarti di queste paure.

(Se ne soffri anche tu non ti preoccupare..le trovo ogni giorno nelle Aziende che visito!).

#1 Sicurezza

Cosa succede ai miei sistemi ed ai miei dati attivi in infrastrutture fuori dal mio controllo ?

Inutile girarci intorno, questa è la preoccupazione n. 1 degli imprenditori e degli IT Manager.

Preoccupazione legittima, concedimi però una piccola provocazione:

Quanto sono sicuri ora i tuoi dati ?

Quanto tempo e risorse ti costa oggi aggiornare continuamente i tuoi sistemi per rendere i tuoi dati al sicuro da furti, accessi non autorizzati, virus e malware?

Se la sicurezza dei dati genera le maggiori preoccupazioni, paradossalmente è in questo ambito che il cloud riserva le maggiori (e positive!) sorprese.

Se ti rivolgi ad un Cloud provider ben strutturato potrai avere questi vantaggi in termini di sicurezza dei tuoi dati:

  • I tuoi sistemi saranno protetti da firewall, infrastrutture, sistemi e procedure che per te sarebbe troppo oneroso, complesso e dispendioso creare e tenere costantemente aggiornati per proteggere ciò che oggi è nel tuo CED. Gli investimenti in termini di sicurezza di un buon Cloud provider sono fuori dalla portata del 90% delle Aziende italiane.
  • Un Cloud Provider di buon livello dispone di un SOC (Security Operation Center). Cosa fa il SOC? Il SOC è formato da specialisti che gestiscono la sicurezza dell’ambiente Cloud facendo tutto ciò di cui ti ho appena parlato, oltre ad occuparsi di fornire consulenza e consigli ai clienti. Ad esempio, questi specialisti ti possono aiutare ad armonizzare i tuoi sistemi di security con quelli del Cloud Provider, per creare connessioni sicure tra i due ambienti nella creazione di ambienti di Cloud Ibrido.
  • Potrai anche utilizzare servizi Cloud sviluppati dal provider orientati alla sicurezza (si tratta dei servizi SECaaS), che potranno metterti al riparo dal rischio di attacchi informatici o al riparo di infezioni di virus o malware come ad esempio il “malefico” Cryptolocker, oppure che possano difendere la tua LAN ed il tuo sito web dai subdoli attacchi DDoS (Distribuited Denal Of Service).

 #2 Rischio di Lock-in

Una volta portati fuori i miei sistemi non voglio restare alla mercè del Cloud Provider!

Preoccupazione anche questa ben presente e anche questa legittima: il rischio è di restare intrappolati in contratti “capestro” oppure in ambienti “chiusi”.

Alcune dritte per disinnescare la mina del lock-in:

  • Prendi in considerazione la logica del multicloud: potrai utilizzare più Cloud provider prendendo il meglio da ognuno!
  • Informati (prima di firmare!) circa le opzioni di import ed export dei dati.
  • Dal punto di vista contrattuale, sul mercato esiste un’offerta molto variegata: ci sono i grossi player internazionali che applicano la formula “pay per use”  (paghi per quel che consumi e nessun vincolo contrattuale). Altri tendono ad essere più economici ma ti chiedono una certa durata minima contrattuale.

#3 Privacy

Cosa succede alla privacy dei miei dati? Siamo sicuri che il Cloud Provider garantisca l’accesso sicuro ai miei dati e non faccia uso scorretto delle mie informazioni riservate ?

Qui le chiacchiere stanno a zero!

Esistono norme e certificazioni ben precise al quale il tuo provider si deve attenere.

Ne abbiamo già parlato in questo blog: assicurati che il provider sia certificato ISO 27001.

Un provider certificato ISO 27001 ti garantisce:

  • Accesso ai tuoi dati in modalità sicura.
  • Una separazione rigorosa (segregazione) tra i tuoi dati e quelli di altri clienti ospitati all’interno dello stesso Datacenter.
  • I tuoi dati contenuti in eventuali backup devono essere distrutti in caso di cessazione del rapporto.
  • La fornitura di un log degli accessi per scovare utilizzi sospetti
  • Accesso ai tuoi dati solo in forma aggregata per ragioni di salvaguardia e di backup dei dati.

#4 Complessità

Il Cloud è troppo complesso! Servizi sempre più specifici, sempre più completi rendono il tutto molto, troppo complesso!

Senza dubbio negli ultimi tempi i servizi che possono essere abilitati in un’infrastruttura Cloud sono aumentati vertiginosamente.

Pochi anni in un ambiente Cloud potevi creare la tua macchina virtuale e poco altro.

Oggi ci sono i Virtual Private Datacenter, il Software Defined Network (SDN) è realtà e parliamo di ambienti cloud per containers!

Tutto ciò ha aumentato la complessità ?

Forse si, forse no, dipende dai sistemi che vengono utilizzati.

In realtà in questo momento i Cloud provider sono tutti molto impegnati  ad offrirti modalità sempre più semplici per metterti in grado di gestire sistemi sempre più complessi.

Ogni buon sistema Cloud oggi non può prescindere dalla disponibilità di un buon orchestrator, cioè un sistema software che ti offre un interfaccia semplice per interagire con il sistema complesso che sta “sotto”: riservare risorse e storage, creare, cancellare, accendere e spegnere macchine virtuali, creare reti virtuali e tutto il resto.

In modo analogo con il discorso fatto per la sicurezza, un buon Cloud provider può assicurarti investimenti e skill anche in questo ambito fuori dalla portata della singola azienda.

Quindi prima di scegliere, fatti un giro tra i vari sistemi demo che ogni provider mette a disposizione e decidi tu stesso se il Cloud ti complica la vita oppure se te la può semplificare…

#5 Disponibilità del servizio.

Chi mi assicura che i servizi saranno sempre disponibili?

Qui il Cloud vince facile.

Il Cloud nasce per assicurati la massima continuità e disponibilità di servizio, un sistema Cloud nasce già ridondato ed in alta affidabilità.

I punti deboli sono altri:

  • Il Datacenter che ospita l’infrastruttura Cloud
  • La connettività che usi per raggiungere i tuoi sistemi in Cloud.

Prima questione: che tipo di Datacenter ospita il tuo Cloud?

Esiste una certificazione ben precisa dei Datacenter, ed è la certificazione TIER. Il livello minimo è TIER I, il massimo è TIER IV.

Più il Datacenter è stato progettato e realizzato per garantire la massima continuità di servizio e più la certificazione TIER sarà alta.

Giusto per dare qualche numero:

  • Un Datacenter certificato TIER III assicura una percentuale minima di uptime pari al 99.982%, (massimo un’ora e mezza di disservizio in un  anno).
  • Per un Datacenter certificato TIER IV questa percentuale sale al 99.995% (26 minuti/anno massimo di down).

Altra questione: la connettività della tua sede con la quale ti connetti al Cloud.

Punto debole che limita ancora la penetrazione del Cloud presso le Aziende italiane.

In realtà negli ultimi tempi la situazione è decisamente migliorata, oggi non è più così difficile avere una connessione abbastanza performante per spostare in Cloud una parte dei tuoi servizi.

Ecco una piccola check-list della tua connessione:

  • Utilizzare solamente tecnologie in fibra ottica dedicata FTTH
  • Se non sono disponibili queste soluzioni, esiste una buona alternativa nelle connessioni wireless dedicate.
  • Assicurati di avere una connessione di backup, meglio se in tecnologia differenziata.
  • Utilizza solo servizi che hanno valori di banda minima assicurati dal provider.
  • Non può mancare nemmeno uno SLA ben preciso circa la disponibilità del servizio ed i tempi di risoluzione dei problemi.

#6 Costi.

Credo proprio che alla fine il Cloud non faccia risparmiare…anzi!

Dulcis in fundo…, l’argomento più dibattuto e controverso del Cloud.

Prendi il costo secco di acquisto di un’infrastruttura hardware e software da installare in azienda lo vai a “spalmare” in x anni.

Ora confrontalo con il canone di un servizio Cloud della stessa durata.

Probabilmente il Cloud costa di più.

Fine della questione? No, tutt’altro.

Il punto cruciale è che la comparazione non va fatta tra il costo dell’acquisto ed il canone del servizio Cloud, bensì tra il TCO (Total Cost of Ownership) ed il Cloud. (Questo articolo lo spiega nel dettaglio)

Calcolare il TCO di un bene non è facile, significa andare a scovare tutti i costi “nascosti” legati al possesso:

  • Gestire i backup
  • Evitare la perdita di files.
  • Gestire le rotture fisiche
  • Aggiornare i sistemi puntualmente.
  • ….

Vogliamo inoltre parlare degli oneri di un finanziamento per l’acquisto di hardware e software ?

Confrontiamoci.

In sintesi il Cloud ti garantisce una maggiore sicurezza, una migliore affidabilità ed un controllo dei costi.

Ancora non ne sei convinto?

Fai come l’uomo nell’immagine, abbatti il muro delle tue paure ed apriti al Cloud!

Contattaci e ti spieghiamo come…